Domenico-89 |
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Gesù, tu hai detto:
Imparate da me
che sono mite e umile di cuore
e troverete riposo alle anime vostre». Sì, Signore mio e Dio mio,
l'anima mia riposa nel vederti rivestito della forma
e della natura di schiavo, abbassarti fino
a lavare i piedi dei tuoi apostoli. Ricordo ancora le tue parole: «Vi ho dato l'esempio,
perché anche voi
facciate come ho fatto io.
Il discepolo non è più del Maestro... Se voi comprendete ciò,
sarete beati mettendolo in pratica». Le comprendo, Signore,
queste parole uscite dal tuo cuore mansueto e umile.
Le voglio mettere in pratica con l'aiuto della tua grazia...
Tu però, o Signore, conosci la mia debolezza: ogni mattino prendo l'impegno di praticare l'umiltà
e alla sera riconosco
che ho commesso ancora ripetuti atti di orgoglio. A tale vista
sono tentata di scoraggiamento, ma capisco
che anche lo scoraggiamento è effetto di orgoglio. Voglio, mio Dio,
fondare la mia speranza soltanto su di te. Poiché tutto puoi,
fa' nascere nel mio cuore la virtù che desidero.
Per ottenere questa grazia dalla infinita tua misericordia ti ripeterò spesso:
«Gesù, mite e umile di cuore, rendi il mio cuore simile al tuo».
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